La periferia del disco galattico della Via Lattea è più giovane rispetto ai nostri sistemi stellari e può così ospitare la vita extraterrestre. E’ questa la conclusione a cui è giunto un nuovo, recente studio scientifico pubblicato sul sito web della biblioteca della Cornell University (USA). Gli autori hanno rappresentato al computer la Via Lattea come un gruppo isolato di stelle e pianeti extrasolari dal codice Gadget 2 per le simulazioni N-body/Smoothed Particle Idrodinamycs (SPH). Il modello ha dimostrato che l’età delle particelle che compogono le stelle possono mantenere la vita anche per circa 3.000 milioni di anni. Queste stelle sono situate a una distanza di 16 Kiloparsec dal centro galattico, mentre meno dell’1% di esse sono comprese tra 8 e 10 Kiloparsec di distanza.
Per confronto va osservato che l’età del Sole è stimato possa essere di 4.600 milioni di anni e la sua distanza dal centro galattico è equivalente a 8.5 kiloparsec. Gli astronomi hanno altresì studiato la possibilità di osservare condizioni favorevoli per la vita fino ad una distanza compresa tra 10 e 15 Kiloparsec dal centro galattico: “è una possibilità molto interessante che potrebbe aprire scenari assolutamente straordinari circa la possibilità di vita extraterrestre nella periferia della Via Lattea“, affermano i ricercatori.