Migliaia di sfollati e almeno 44 morti. Il pesantissimo bilancio dell’alluvione in Afghanistan si aggrava sempre più. Una serie di violente piogge che hanno sconvolto l’area di Guzargah-e-Nur, al nord del paese. Una colata di fango di proporzioni spaventose ha sconvolto ben quattro villaggi con oltre duemila case completamente distrutte. Nessuno scampo per centinaia di persone sorprese nelle loro povere abitazioni dalla furia dell’acqua. Le alluvioni in Afghanistan sono davvero frequenti, soprattutto particolari periodi dell’anno. Una condizione che si accompagna all’estrema precarietà delle costruzioni ed all’insufficienza dei collegamenti.
Difficoltà che non hanno fermato i soccorritori, accorsi organizzati dai Comitati Provinciali di Gestione dei Disastri dell’Afghanistan e dalle varie organizzazioni umanitarie. Sono Takhar, Sunatullah Timur le altre provincie maggiormente colpire dall’alluvione. Si tratta di una vasta area a nord del paese, a ridosso del confine con il Tagikistan ed il Turkmenistan. A Pul-e-Qaq, villaggio a pochi chilometri dal capoluogo Taolqan, vaste coltivazioni sono andate completamente distrutte mentre nella provincia settentrionale di Badghis l’alluvione avrebbe provocato la morte di molte donne e bambini.