Pochi sanno che, oltre ai rettili ed agli insetti, anche gli uccelli possono essere velenosi. Si tratta di sei specie appartenenti al genere Pitohui e una al genere Ifrita, tutte presenti nella Nuova Guinea e che possono rappresentare un pericolo per gli uomini. Sono le piume e la pelle le aree del corpo degli animali ad essere caratterizzate da alte concentrazioni di veleno. Una serie di sostanze che provocano forme di ustioni ed una sensazione di intorpidimento nei malcapitati a cui capita di toccare i pericolosi uccelli. Si tratta di bactratossina, una potentissima forma di alcaloide neurotossico in grado di colpire direttamente il sistema nervoso della vittima.
La sostanza viene da tempo utilizzata dagli indigeni dell’America centro meridionale per la realizzazione di frecce. Una serie di ricerche, effettuate da specialisti, ha permesso di risalire alla natura del veleno, fino ad ora accostato alle rane tropicali. La concentrazione della sostanza appare maggiore nella zona del petto, delle zampe ed anche sulle uova, probabilmente per difenderle dai predatori. Dai primi studi realizzati sembra che lo speciale veleno degli uccelli derivi da una particolare dieta composta dal consumo di una specie di scarafaggi, del genere Choresine, ricchi di bactratossine.