E’ un bilancio che si aggrava ora dopo ora quello del terremoto in Giappone. Sono 29 i morti, fino ad ora accertati, per le violentissime scosse che hanno sconvolto l’isola di Kyūshū, nella prefettura di Kumamoto. Un bilancio a cui si aggiungono gli oltre 1.500 feriti ed i migliaia di sfollati. Sono stati due i terremoti che, violentissimi, hanno colpito l’area nel giro di poche ore. Il primo di magnitudo 6.5 gradi Richter ha causato dieci morti ed oltre ottocento feriti. Il sisma, avvenuto tra le giornate di giovedì e venerdì, è stato seguito da oltre cento scosse di assestamento.
Il secondo terremoto, invece, ha raggiunto i 7.3 gradi provocando altri diciannove morti ed oltre settecento feriti. La profondità, davvero ridotta delle due scosse (circa 12 chilometri), ha aumentato gli effetti distruttivi sui centri abitati del sud del Giappone. A poche ore dai due eventi il Paese del Sol Levante, ancora stordito e con la paura di nuove probabili scosse, conta i danni. Sono 200mila le case rimaste senza elettricità mentre non si contano gli acquedotti e i vari collegamenti stradali ed autostradali crollati. Le autorità, intanto, hanno segnalato ben 97 persone rimaste sotto le macerie: un dato che potrebbe far aumentare il numero delle vittime.