Le superfici ghiacciate di Europa, una delle lune di Giove, vengono costantemente allungate e schiacciate dalla potente forza gravitazionale del gigante gassoso (Giove). Questo processo è probabilmente la ragione, secondo gli scienziati, dell’insolita attività tettonica presente sulla luna ed è probabile che il tutto venga ‘sostenuto’ da un oceano di acqua salata presente sotto la superficie. Nuove prove, tuttavia, dimostrerebbero ora che questo processo potrebbe addirittura creare molto più calore di quanto previsto inizialmente e questo, di fatto, potrebbe essere utilizzato per stimare quello che è lo spessore della superficie (un fattore estremamente importante nella ricerca di un’eventuale vita extraterrestre). Le quattro più grandi lune di Giove (Io, Europa, Ganimede e Callisto) vennero scoperte da Galileo agli inizi del 1600; ma quando la NASA ha inviato due sonde su Giove (nel 1970 e nel 1990) ha dimostrato che effettivamente il Pianeta presenta delle innumerovoli soprese.
“Gli scienziati si aspettavano di osservare luoghi morti, freddi, ma sono stati subito smentiti da scoperte estremamente soprendenti” riferisce Christine McCarthy, un membro della facoltà presso la Columbia University. “C’è stata sicuramente un qualche tipo di attività tettonica, tant’è che ci sono alcune zone su Europa caratterizzate dalla presenza di ghiaccio ‘pastoso'”, continua McCarthy. L’unico modo per creare abbastanza calore per questi processi attivi (per altro in una zona lontana dal Sole) è attraverso la ‘dissipazione di marea’, un processo questo che coinvolge le forze di gravità tra un satellite e il pianeta ‘orbita’. Ma i dettagli esatti di questo processo non sono, ad ora, ben conosciuti e ci vorrà del tempo per capire effettivamente che cosa sta accadendo su Europa.