Subito dopo il Big Bang l’Universo ha iniziato ad espandersi e sta diventando questo un meccanismo via via sempre più veloce. Questo tasso di espansione è conosciuto come la ‘costante di Hubble’ e gli astronomi hanno trascorso degli anni per quantificare la sua velocità. Ora, nella misura più precisa mai effettuata fino ad ora, gli esperti hanno scoperto che l’espansione è di circa l’8% più veloce di quanto inizialmente previsto. Questo numero, tuttavia, non è in sintonia con le misurazioni della radiazione rilasciata dal Big Bang; ciò significa che se la misura è sostenuta da ulteriori studi, potrebbe portare tutte le leggi della cosmologia ad essere completamente riscritte e rinnovate. Il modello accettato dalla cosmologia dice che le forze concorrenti della materia oscura e dell’energia oscura hanno guidato quella che è l’evoluzione dell’Universo. La gravità della materia oscura rallenta l’espansione cosmica, mentre l’energia oscura la spige nella direzione opposta e ne causa, altresì, un’accelerazione.
Se l’Universo si sta espandendo più velocemente potrebbe significare che l’energia oscura è diventata via via più forte con il passare del tempo. Precedenti studi, tuttavia, hanno sempre dimostrato che la forza di energia oscura è rimasta costante; per anni queste previsioni sono sempre andate in disaccordo con le misurazioni dirette del tasso di espansione cosmica, nota come detto come la ‘costante di Hubble’. La ‘costante di Hubble’ è calcolata osservando come le galassie presenti nell’Universo tendono ad allontanarsi in maniera più o meno rapida dalla Via Lattea; da qui hanno scoperto che l’espansione dell’Universo stesso è di circa l’8% più veloce di quando si pensasse inizialmente in base a studi effettuati negli anni passati.