Una serie di sorprese davvero clamorose quella a cui stanno assistendo due coniugi di Trieste ad Aiello del Friuli, in provincia di Udine. I due, appassionati di storia, hanno deciso di acquistare una vecchia casa nella campagna del piccolo borgo. Una struttura cadente, ma antica di ben seicento anni. Ma all’inizio dei lavori, dopo un buco nel pavimento, sono cominciati i ritrovamenti. Uno scheletro di una giovane donna con tanto di corredo funerario è così affiorato sotto gli occhi stupiti dei coniugi e degli operai.
Da allora le sorprese non si sono fermate con ben cinquantacinque scheletri venuti alla luce al di sotto della casa. Donne, uomini e bambini, molti con ossa deformate per il duro lavoro dei campi, hanno permesso di scoprire una pagina inedita della storia del Friuli. Erano gli albori del Medioevo quando gli Unni invasero una vasta area del nostro paese con massacri ed eccidi in grado di decimare la popolazione locale. Una situazione a cui il patriarca decise di porre rimedio chiamando persone provenienti dalla vicina Slovenia e dall’Austria per permettere di coltivare i campi che altrimenti sarebbero rimasti per secoli nel totale abbandono.