Sappiamo bene, e questa non è certamente una novità, che con i suoi 8.848 metri al di sopra del livello del mare, il Monte Everest è la montagna più alta del mondo (immediatamente seguita dal K2, anch’esso facente parte della catena himalayana). Il primo scalatore a raggiungere quella che è la vetta dell’Everest su Sir Edmund Hillary, il 29 Maggio 1953. Ma siamo davvero sicuri che l’Everest sia davvero la montagna più alta del mondo? In un certo senso si ed è fuori discussione, ma parlando di montagna più alta che si protende nello spazio in maniera maggiore no, le cose cambiano. Cerchiamo di spiegarlo: sappiamo bene, e diversi studi del passato lo hanno dimostrato, che la forza centrifuga dovuta alla rotazione terrestre provoca una sorta di ‘appiattimento’ dei poli, determinando una differenza piuttosto marcata tra il diametro equatoriale e quello polare (che in generale si aggira attorno ai 42.5 km).
La Terra, quindi, non presenta una forma perfettamente sferica, ma somiglia molto di più ad una sorta di ‘sferoide oblato’, quindi significa che coloro che si trovano nelle zone equatoriali sono molto più distanti dal centro della Terra rispetto a chi si trova, invece, a latitudini ben più elevate. Parlando con questa prospettiva e ragionando in questo senso, possiamo quindi affermare che il record di punto più alto del nostro pianeta non spetta al monte Everest, bensì al vulcano Chimborazo, con i suoi 6.310 metri. Il vulcano Chimborazo si trova in Ecuador, a circa 180 km di distanza dalla capitale, Quito. E’ un vulcano inattivo e quindi non rappresenta un pericolo, ma presenta caratteristiche che in molti hanno sempre sottovalutato: il Chimborazo, infatti, si trova a circa 2° a sud dell’Equatore, mentre l’Everest al contrario si trova a 28° nord. Pertanto, in base a questi particolari calcoli, il vulcano ecuadoregno risulta di ben 2.500 metri più alto dell’Everest.