E’ praticamente impossibile pensare all’Artico senza immaginare immense distese di ghiaccio che possono ricoprire anche svariate miglia. Ma il Polo Nord così come lo conosciamo oggi non è sempre stato, secondo una nuova ricerca, un paesaggio ghiacciato e innevato. In precedenza gli scienziati ritenevano che l’Oceano Artico fosse ricoperto da un fitto strato di ghiaccio durante tutto l’anno tra 6 e 10 milioni di anni fa; ma la nuova, succitata ricerca ha svelato qualcosa di davvero incredibile: “il ghiaccio marino artico è una componente molto critica e sensibile nel sistema climatico globale” riferisce Ruediger Proferssor Stein, capo spedizione e autore principale dello studio. “E’ quindi molto importante per comprendere al meglio i processi di controllo e le modifiche presenti e passate nel ghiaccio del mare”. Il professor Stein e i suoi colleghi presso il Centro Helmoltz Alfred Wegener hanno esaminato alcuni campioni di sedimento dal Lomonosov Ridge, una grande catena montuosa sottomarina nel Mar Glaciale Artico; “uno degli obiettivi della nostra spedizione era quello di recuperare carote di sedimento lunghe dalla centrale artica, che possono essere utilizzate per ricostruire la storia della copertura di ghiaccio nel corso degli ultimi 50 milioni di anni”, aggiunge il professor Stein.
I ricercatori hanno quindi scoperto che tra 6 e 10 milioni di anni fa la parte centrale dell’Artico era completamente libera dal ghiaccio, con valori di temperatura variabili tra +4 e +9°C durante i mesi estivi. Quantità di ghiaccio che poi variava in maniera sensibile in Inverno, Primavera ed Autunno. La comprensione del clima di milioni di anni fa, tra cui la quantità di anidride carbonica presente nell’atmosfera, aiuterà gli scienziati a migliorare i modelli climatici, per poter poi prevedere con maggior precisione quello che è il clima del futuro.