Un’antichissima usanza della Grecia antica, di cui si erano perse le tracce da secoli e che è riemersa con il ritrovamento di una serie di lapidi di marmo, era quella di scrivere delle maledizioni verso persone non gradite e sotterrarle, per meglio farle giungere agli Dei egli Inferi. Le tavolette, ritrovate già nel 2003 nei pressi del porto del Pireo, ad Atene, mostrano delle frasi davvero eloquenti. Una ricerca, pubblicata sulla rivista Live Science, ha rivelato i significati dei testi ritrovati su cinque lapidi. La prima analizzata è una maledizione di una giovane donna verso due coppie di persone, probabilmente proprietari di una taverna ad Atene.
Le lapidi erano caratterizzate da un buco al centro realizzato con un chiodo piegato. Eloquente la frase tradotta dall’esperta Jessica Lamont: ”Getta il tuo odio su Phanagora e Demetrio e la loro taverna e tutte le loro proprietà” oppure ”Ridurre nel sangue e nella cenere i miei nemici. E colpirò la tua lingua con un ‘Kynotos”’. Quest’ultimo è un termine utilizzato all’epoca nell’ambito del gioco d’azzardo. Un particolare che ci proietta uno spaccato della società dell’Antica Grecia dove le locande erano, probabilmente, il ritrovo di giocatori d’azzardo, scommettitori e persone dedite ad “attività disgustose”.