Un gruppo internazionale di scienziati della Novosibirsk State University (Russia) ha scoperto quella che è la causa dell’anormale disgelo che sta caratterizzando la Groenlandia. In precedenza si riteneva che i ghiacciai stessero perdendo di volume solo nella zona costiera dell’Isola, ma stando alle misurazioni radar dal 2001 si nota che nella parte centrale la fusione del ghiaccio ha dato vita a grandi fiumi e laghi che ricoprono una vasta porzione del territorio. I ricercatori, dopo questa scoperta, hanno concluso che la causa dello scioglimento dei ghiacci groenlandesi è il ‘pennacchio’ del mantello che si trova sotto l’Islanda; tale colonna, piuttosto vasta, risale molto probabilmente a circa 250 milioni di anni fa e ha causato la creazione di una zona in cui lo spessore della litosfera era inferiore a 100 km.
E’ altresì caratterizzata dalla presenza di temperature particolarmente elevate, il che spiegherebbe, di fatto, la fusione e il movimento anomalo dello strato di ghiaccio oggi osservabile. Ovviamente questa, da sola, non è la causa primaria che sta determinando lo scioglimento dei ghiacci groenlandesi, perché anche l’aumento globale delle temperature è un artefice importante e la preoccupazione, per i prossimi anni, è che questo processo possa in un certo qualmodo peggiorare in maniera ulteriore.