Gli scienziati hanno scoperto il modo per bloccare lo sviluppo dell’Alzheimer. La perdita delle connessioni neuronali all’interno del cervello è dovuta al mal funzionamento del sistema immunitario. Questo quanto sottolineato da uno studio americano pubblicato di recente sulla rivista ‘Science’. La scoperta suggerisce anche che questa distruzione della sinapsi, responsabile della memoria e dell’apprendimento, può apparire prima della formazione delle placche amiloidi, che interrompono i processi cognitivi. Le sinapsi sono gli spazi tra i neuroni che ne permettono l’interazione; durante l’infanzia e l’adolescenza si verifica la naturale eliminazione della sinapsi debole. Questo processo viene effettuato dal sistema immunitario delle cellule chiamante ‘microglia’. Tuttavia, prima che queste microglie eliminino le sinapsi inutili, questi vengono etichettati come tali dalla proteina C1q.
Questo meccanismo completamente naturale di rimozione delle connessioni neuronali ha portato gli scienziati a concludere che la protetina C1q può anche essere coinvolta nel processo di distruzione della sinapsi durante lo sviluppo del morbo di Alzheimer. Per confermare o smentire l’ipotesi, i ricercatori hanno collocato nel cervello di tre topi la sostanza beta amiloide, scoprendo che a seconda del trattamento (attraverso farmaci sperimentali e bloccando la produzione di protetina C1q) si può sconfiggere con una certa percentuale di successo l’insorgere della malattia.