Una nuova mappa del patrimonio genetico relativa alle popolazioni mondiali pubblicata sulla rivista Current Biology, suggerisce che molte linee di sangue, soprattutto nelle persone originarie dell’Asia meridionale, possono appartenere a una possibile nuova specie di Homo, definita come Homo Denisovans. si tratta di una popolazione misteriosa di ominidi che vivevano nelle terre siberiane nello stesso periodo dei Neanderthal. Un gruppo di ricerca presso la Facoltà di Medicina di Havard e l’University of California (Los Angeles) ha messo a punto la mappa utilizzando la genomica comparativa che rivela le aree in cui i geni Denisovans e Neanderthal potrebbero influenzare la moderna biologia umana. Anche se molte cose sono ancora sconosciute in questo campo, i geni di Denisovans possono potenzialmente essere collegati alla popolazione della Papua Nuova Guinea.
Tuttavia i geni di Neanderthal trovati nella popolazione di tutto il mondo possono contribuire a comprendere ancora meglio alcune caratteristiche (come la resistenza di pelle e capelli a climi, ad esempio, più rigidi). Dopo l’analisi dei genomi di Denisovans, di Neanderthal e degli esseri umani moderni si è giunti alla conclusione che gli antenati umani hanno perso alcuni di loro, il che ha contribuito alla riduzione della fertilità in alcuni uomini: “ci sono alcune classi di geni che gli esseri umani moderni hanno ereditato dagli esseri umani arcaici, che forse hanno aiutato gli esseri umani moderni ad adattarsi al nuovo ambiente in cui sono arrivati”, riferisce David Reich, autore principale dello studio.