E’ dal lontano 2005 che gli scienziati di tutto il mondo hanno messo gli occhi su Encelado. La quinta luna di Saturno ha delle caratteristiche che appaiono davvero uniche. E’ l’attività geologica ad incuriosire gli studiosi che hanno notato come il corpo celeste sia caratterizzata da una serie di geyser davvero potenti. Per anni la forza che genera questo fenomeno è stata avvolta nel mistero con domande spesso rimaste senza risposta. Ma è la ricerca di due scienziati americani dell’Università di Chicago e di Princeton a proiettare una nuova luce sul fenomeni che caratterizzano la superficie di Encelado. Se sulla Terra le eruzioni sono solitamente di breve durata e sono localizzate a lunga distanza, sul satellite accade esattamente l’opposto. E’ l’oceano collocato in profondità, secondo i ricercatori, ad aver creato la lunga serie di spaccature dal quale emergono i getti.
Queste rotture della superficie di Encelado, chiamate tiger stripes (strisce di tigre), per la loro particolare forma. Proprio da queste formazioni emergono i getti osservati (geyser) Le eruzioni in queste spaccature avvengono da decenni o forse anche più: un elemento davvero strano come è ancora misterioso il fatto che il fenomeno non provochi la trasformazione in ghiaccio dell’oceano sotterraneo, forse per la presenza di una misteriosa energia che bilanci il tutto. “Riteniamo – dichiara Edwin Kite, docente di scienze geofisiche all’Università di Chicago ed autore dello studio – che una probabile fonte di energia risieda in un meccanismo di dissipazione mareale che precedentemente non era stato preso in considerazione in precedenza“.