Le pellicole per alimenti sono elementi essenziali in cucina, non solo per conservare cibi ma anche come strumenti per molte preparazioni, come la pasta frolla. Tuttavia, alcuni tipi di pellicole possono contaminare i nostri cibi. In particolare, i ftalati contenuti nelle pellicole in PVC, che a contatto con alimenti ricchi di lipidi possono diventare nocivi. La nuova sfida dell’innovazione è quindi quella di creare pellicole edibili ed ecologiche ricavate da alimenti quali bucce d’arancia e gusci di gamberetti, ove vi sono contenuti rispettivamente, la pectina e il chitosano.
Secondo il ricercatore alimentare del Cnr Salvatore Raccuia: «Dalla buccia dell’arancia si ottengono gli oli essenziali e la pectina, una molecola da cui si possono ricavare prodotti di pregio come un particolare tipo di carta, ma anche film edibili destinati al rivestimento e alla conservazione di alimenti». Purtroppo nel nostro paese non ci sono impianti davvero innovativi, in grado di sviluppare tal tipo di processo, eccetto in provincia di Messina, il cui stabilimento produce un valore di pectina del 5% su scala globale.