Le nuove immagini di Cerere realizzate dalla distanza di “soli” 4.400 chilometri di altezza hanno riservato non poche sorprese per i ricercatori e gli appassionati di tutto il mondo. Una ricostruzione, realizzata a falsi colori, ha mostrato una presenza davvero diffusa di ghiaccio d’acqua. Le estensioni di ghiaccio su Cerere, sono davvero impressionanti e coprono svariati chilometri della superficie del pianeta nano. E’ il cratere Oxo ad essere analizzato dagli strumenti della sonda Dawn; una fomazione dal diametro di nove chilometri. Ma è stata l’Asi, l’Agenzia Spaziale Italiana in collaborazione con L’Istituto Nazionale di Astrofisica, ad aver trovato per prima e con assoluta certezza, l‘acqua, grazie agli strumenti presenti a bordo della sonda.
L’età del cratere sembra non essere antichissima; per questo motivo si ipotizza che il ghiaccio presente sul fondo possa provenire direttamente dalle profondità di Cerere. Proprio nel sottosuolo del pianeta nano, secondo i ricercatori, potrebbe essere presente un grande oceano di acqua. Il liquido sarebbe sgorgato in superficie in occasione in un impatto meteorico. Il clima rigidissimo del piccolo corpo celeste avrebbe fatto il resto, congelando immediatamente l’acqua.