La nebulosa Carina si trova ad una distanza di 7.500 anni luce dalla Terra ed è costituita dalla presenza di stelle massiccie e luminose concentrate prevalentemente nel ‘braccio’ Sagittario-Carina. In un’immagine in altissima definizione, che potete osservare in basso, si può tuttavia osservare un particolare davvero molto interessante: si nota, infatti, la presenza di un volto misterioso in una delle numerose regioni della formazione stellare della costellazione. Questa particolare forma, assai strana ma pur sempre molto affascinante, è stata generata grazie ai venti stellari e ad un’intensa readiazione ultravioletta. La formazione di stelle che circonda il profilo misterioso sopra citato è la NGC 3324, conosciuta anche come nebulosa Gum 31, che si trova lungo i bordi della costellazione di massa. Gli astronomi hanno soprannominato questo ammasso di stelle ‘Nebulosa Gabriela Mistral’, in onore del premio nobel cileno che per primo ne ha osservato e poi studiato la presenza.
La ‘Nebulosa Gabriela Mistral è una nebulosa ad emissione di un ammasso stellare aperto, conosciuto come OCL 819; si tratta di un deposito ricco di gas e polveri generato dall’esplosione di milioni di stelle immediatamente dopo la loro nascita, che hanno creato successivamente numerose stelle calde massive. OCL 819 ha svolto un ruolo chiave nel sostenere la nascita di queste stelle, ma ora è la sede di altre stelle bianco-blu molto calde e piene di gas e polveri. L’incandescenza intorno al gas è il risultato della radiazione ultravioletta emessa dalle stelle blu ‘neonate’, mentre le tonalità rosa e rosso provengono dal rimescolamento di elettroni dagli atomi di idrogeno, che prima sono stati espulsi e poi, man mano, recuperati. In precedenza il telescopio spaziale Hubble ha studiato nel dettaglio NGC 3324, ma i suoi strumenti non erano mai stati in grado di rilevare i dettagli più fini e misteriosi di questa straordinaria panoramica.