Universo, studiarne l’espansione per rivelare i segreti dell’energia oscura

Un nuovo metodo, basato sulla teoria della relatività di Einstein, potrebbe consentire ai ricercatori di studiare l’evoluzione dell’Universo con una precisione assai maggiore rispetto al passato. Il codice numerico di simulazione, chiamato “gevolution”, è stato sviluppato dagli scienziati dell’Università di Ginevra, in Svizzera ed è caratterizzato dalla rotazione dello spazio-tempo insieme con l’ampiezza delle onde gravitazionali. Questi calcoli complessi permetteranno agli astronomi di simulare con maggior precisione il modo in cui l’Universo si espande, riuscendo un giorno a far luce sulla misteriosa energia oscura che è alla base di questo fenomeno. Sappiamo bene, infatti, che l’universo è in continua espansione e gli scienziati hanno a lungo lavorato per scoprire il modo in cui si evolve; l’energia oscura è diretta responsabile dell’espansione accelerata dell’universo e questo costituisce il 70% circa del totale di energia. Il resto è composto, ovviamente, da materia oscura e da materia ordinaria.

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Universo, studiarne l’espansione per rivelare i segreti dell’energia oscura

Secondo questi codici, tuttavia, lo spazio è statico ed immutabile e questo nuovo metodo è molto preciso soprattutto quando si simula una materia che si muove molto lentamente (se le particelle si spostano a velocità elevate i calcoli sono meno specifici e dettagliati). E il tutto, come se non bastasse, non tiene neanche conto delle fluttuazioni dell’energia oscura. Ma ora un gruppo di astronomi hanno scoperto un modo per per simulare con precisione la formazione delle strutture cosmologiche; usando la teoria della relatività generale di Einstein “gevolution” traccia uno spazio-tempo estremamente dinamico, in continua evoluzione. I ricercatori hanno analizzato una porzione cubica nello spazio costituita da 60 miliardi di zone che contengono ciascuna una particella; ciò ha permesso agli esperti di studiare il movimento delle particelle l’una vicino all’altra. Un giorno, grazie a questo metodo, si potrà finalmente far luce sul mistero dell’energia oscura.