Esattamente un anno fa la NASA iniziò la propria missione intorno a Cerere, il più grande corpo nella fascia degli asteroidi tra Marte e Giove. Da allora la sonda spaziale ha consegnato un patrimionio di dati e immagini che aprono una nuova finestra per il pianeta nano precedentemente inesplorato. “Cerere ha sfidato le nostre aspettative e ci ha sorpreso in moltissimi modi, grazie ad un numero incredibile di dati raccolti nell’arco di un solo anno. Stiamo lavorando sui tanti misteri che la sonda ci ha inviato”, riferisce Carol Raymond, vice ricercatore principale della missione. Tra le caratteristiche più enigmatiche di Cerere c’è sicuramente una montagna denominata Ahuna Mons; questa montagna venne individuata già nel febbraio 2015 da una distanza di circa 46.000 km e venne catturata poco prima dell’alba. Pian piano la struttura di Ahuna Mons è divenuta sempre più chiara e viene descritta come una sorta di “cupola” con pareti lisce e ripide (precedentemente si pensava avesse la forma di una piramide).
Le ultime immagini della montagna rivelano la presenza di un sacco di materiale luminoso su alcune delle sue pendici, e meno su altre. Il suo lato più ripido è di ben 5 km di altezza. Gli scienziati stanno ora cominciando a identificare altre caratteristiche particolari di Cerere, qualcosa di simile ad Ahuna Mons, anche se nessuna montagna è così alta da poter essere identificata. “Nessuno si aspettava una montagna su Ceres, soprattutto dalle caratteristiche di Ahuna Mons” ribadisce Chris Russell, ricercatore presso l’Università della California, che poi conclude, “stiamo ancora cercando di capire il processo con cui questa montagna si è formata”.