Rimanere a lungo nello spazio fa crescere. Lo dimostra l’astronauta della Nasa Scott Kelly, rientrato pochi giorni fa sulla Terra dopo una permanenza nello spazio lunga 340 giorni. Quasi un anno di tempo per colui che è stato ribattezzato ‘l’astronauta gemello’ o ‘il gemello spaziale’, tornato a casa insieme ai colleghi Mikhail Kornienko e Sergey Volkov. Un soprannome legato al fatto che Mark, gemello di Scott, è stato astronauta ma da qualche tempo ha deciso di lasciare la Nasa: però insieme al fratello, Mark Kelly si è sottoposto a diversi test incrociati, per capire meglio quale influenza abbia la vita nello spazio sulle caratteristiche fisiche dell’uomo.
A causa dell’effetto dell’assenza di gravità sulla spina dorsale infatti, Scott Kelly è cresciuto di ben 5 centimetri: si tratta della conseguenza più facilmente riscontrabile della lunga permanenza nello spazio; lo si è notato proprio dal raffronto con il gemello, considerato che i due hanno diverse caratteristiche fisiche in comune, compresa l’altezza. Verranno in questi giorni eseguite analisi mediche più approfondite sull’astronauta per individuare nuovi effetti del lungo periodo trascorso nello spazio a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Quello dell’altezza è comunque un effetto solo temporaneo, con il tempo Scott Kelly dovrebbe tornare alle sue dimensioni originarie..