Con la Primavera e le prime, belle giornate di sole torna anche l’ora legale. Nella notte tra il 26 e il 27 di marzo nisognerà spostare di un’ora in avanti il nostro orologio, dalle 2:00 alle 3:00 di notte, in modo da guadagnare maggiori ore di luce e, quindi, minor spreco di corrente. Molte ne sentiamo a riguardo dell’ora legale, addirittura qualcuno sostiene possa manifestare anche gravi problemi alla salute. Uno studio finlandese, a tal punto, sostiene che spostare di un’ora in avanti il nostro orologio può aumentare in maniera esponenziale il rischio di ictus soprattutto nei primi due giorni dopo il cambio. Ad aver indagato a questa correlazione sono gli esperti dell’Università finlandese di Turku, che sostengono di aver notato, in lavori precedenti, una sorta di alterazione dell’orologio biologico, che può aumentare pericolosamente il rischio di incappare in questa seria e patologia.
In particolar modo la ricerca ha preso in esame 10 anni di dati per l’individuazione del tasso di ictus in Finlandia, valutando l’incidenza di questa patologia in 3.033 persone ricoverate nella settimana immediamente successiva al cambio dell’ora; ebbene, i risultati mostrano che il tasso di ictus ischemico è, pensate, dell’8% più elevato nei primi due giorni dopo l’arrivo dell’ora legale, mentre al quarto giorno il tasso tende a ridursi, tornando alla normalità. L’ora legale venne introdotta per la prima volta nel 1784 da Benjamin Franklin, nel momento stesso in cui inoltrò l’idea di risparmiare energia spostando di un’ora in avanti l’orologio. Questa teoria, però, venne subito messa in cantina e “rispolverata” solo 132 anni dopo. Alcuni studi hanno altresì confermato che il cambio dell’ora può comportare degli squilibri psicofisici, come ad esempio alterazioni nel sonno e nell’appetito. Per il prossimo cambio dell’ora bisognerà aspettare il 29 ottobre.