Disprassia: quando le funzioni motorie e le parole non vogliono uscire

Per disprassia si intende quella difficoltà a tradurre in suoni, dunque in vere e proprie parole, un pensiero che si ha in mente. E questa cosa, tuttavia, non riguarda soltanto la parola, ma anche numerose altre funzioni motorie del corpo. Chi è affetto da disprassia, ad esempio, può magari camminare ma non sa saltare, come invece può disegnare ma non sa scrivere, e via dicendo. E non solo, perché può conoscere le parole ma non sapere come esprimerle a voce. Sono in particolar modo coinvolti in questa problematica determinati legamenti che permettono ai muscoli di muoversi, a causa dei neuroni motori che non riescono più a mandare messaggi corretti dal cervello verso i muscoli stessi.

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Disprassia: quando le funzioni motorie e le parole non vogliono uscire

Di conseguenza, quindi, a differenza della dislessia o della balbuzia, dietro a tutto ciò non ci sono particolari traumi psicologici. Ma anche in questo caso è la logopedia ad intervenire per aiutare questi soggetti; difficilmente riconosciuta come tale, la disprassia diagnosticata con ritardo può causare problemi anche piuttosto seri nell’apprendimento, nell’abilità di eseguire determinati compiti e, in età adulta, anche di problematiche importanti legate allo svolgimento di azioni sul posto di  lavoro.