Un gruppo di astronomi e fisici di Spagna, Stati Uniti, Israele e Norvegia hanno esaminato come il tasso di espansione dell’Universo e la costante influenza cosmologica abbiano influenzato sulla comparsa della vita. Lo scopo dello studio è quello di esaminare nel minimo dettaglio i raggi gamma cosmologici, cioè l’emissione di energia elettromagnetica che avviene nell’Universo durante l’esplosione di una supernova. L’attuale tasso di espansione dell’Universo (e la costante influenza cosmologica che ne determina) assicura un minimo impatto di focolai di raggi gamma sulla Terra e permette altresì la produzione di idrogeno in quantità sufficiente per la formazione di stelle e pianeti intorno ad esso.
Astronomia: rapporto tra l’espansione deell’Universo e l’origine della vita
Gli scienziati hanno dimostrato che la variazione della costante cosmologica potrebbe avere un grave impatto sulla comparsa della vita nell’Universo; in generale tutti questi cambiamenti sarebbero un fatto per lo più negativo. Il suo aumento, infatti non permetterebbe più la formazione delle stelle, il che quindi eliminerebbe automaticamente qualsiasi possibilità che la vita abbia, di fatto, origine. E non solo, perché una sua diminuzione si tradurrebbe in un aumento della frequenza dei lampi di raggi gamma, che favorisce anche l’insorgere delle forme di vita.
