Pochi sanno che il Sole è stato protagonista, durante i primi di febbraio, di un’imponente tempesta solare. Il fenomeno, analizzato dagli strumenti del Solar Dynamics Observatory della Nasa, è stato osservato in tutta la sua evoluzione. Le immagini, unite in un unico video, mostrano i classici filamenti unirsi in una sorte di nube di particelle cariche che, dopo essersi sospesa sulla superficie del Sole per l’attrazione gravitazionale, si allontana dalla stella per disperdersi nello spazio. La tempesta solare è giunta a contatto con l’atmosfera terrestre favorendo le aurore che in questi giorni si stanno verificando nei pressi dei poli.
Il fenomeno, annunciano gli esperti, non finisce qui. È stata prevista, infatti, un’ulteriore evoluzione delle aurore nelle prossime ore, fino alla scomparsa. E’ stata la macchia AR2497 a generare la tempesta solare; un evento destinato a ridursi velocemente con una verticale diminiuzione dell’attività della stella avvnuta già in questi giorni. Nelle prossime settimane è infatti prevista una percentuale di nuove eruzioni pari all’un per cento; insomma una nuova fase di calma dopo la tempesta.