Un gruppo internazionale di fisici al Fermilab, facente parte del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, ha scoperto una nuova versione della particella conosciuta come tetraquark, costituita cioè da quattro diversi tipi di quark. Normalmente i quark sono particelle che si uniscono in gruppi di due (mesoni) o in gruppi di tre (barioni, protoni e neutroni); esistono sei tipi di quark e ciascuno possiede il proprio equivalente di antimateria. Dopo aver analizzato i risultati di più esperimenti svolti sul collisore Tevatron, studiato per la prima volta nel 2011, i ricercatori hanno scoperto che tetraquark X 5568 contiene almeno due varietà identiche agli altri, comuni tetraquark. “Solo dopo aver studiato a fondo e aver effettuto controlli multipli e mirati abbiamo iniziato a credere che il segnale che abbiamo osservato non poteva essere spiegato con processi noti, ma è stata la prova dell’esistenza di una nuova particella” riferisce Dmitri Denisov, portavoce del guppo internazionale DZERO.
Il compito successivo sarà quello di capire come si legano questi quattro quark: “Potrebbero essere tutti schiacciati in una sorta di palla, oppure unirsi in due coppie di quark, uno dei quali ruota attorno all’altro a distanza estremamente breve”, continua Paul Grannis, un altro rappresentante del gruppo. Gli scienziati sanno che i tetraquark barioni e mesoni si formano meno frequentemente, ma hanno ancora bisogno di conoscere le loro proprietà per capire quella che è la forza che, in certe occasioni, permette a tutte e quattro le particelle di unirsi e perché la natura preferisce formare strutture generalmente più piccole.