Il rapido riscaldamento della regione artica potrebbe avere effetti catastrofici sul clima globale e la prova di tutto ciò è rappresentata dalla misura limitata di lastre di ghiaccio presenti nella zona. Quel che sta accadendo in queste aree non ha precedenti rispetto agli anni passati, soprattutto in considerazione del fatto che il ghiaccio marino si sta sciogliendo più velocemente rispetto a quanto inizialmente previsto. Se le temperature potevano dare un aiuto in questi giorni, con l’arrivo della Primavera e della bella stagione la situazione, in tutto l’Emisfero settentrionale, potrebbe peggiorare in maniera ancor più preoccupante.
Secondo Peter Gleick, uno scienziato che studia il clima, le conseguenze del fenomeno comporteranno allo sviluppo di fortissime tempeste, conosciute alle alte latitudini come “ciclogenesi esplosive”, che si generano quando fredde masse d’aria provenienti dall’Atlantico settentrionale incontrano quelle ancor più fredde in discesa dall’Artico. Inoltre Gleick assicura che i cambiamenti nel ghiaccio marino potrebbero riflettersi anche a latitudini più basse, con l’insorgere sempre più frequente di forti perturbazioni e intensi tornado, specie negli Stati Uniti centrali. Secondo l’esperto anche gli uragano sarebbero collegati a questo fenomeno.