Ennesimo disastro ambientale in Sud America. Una significativa quantità di cianuro è stata riversata, nei mesi scorsi, nelle acque di ben cinque fiumi nella provincia di San Juan, in una vasta area del nord ovest dell’Argentina. E’ stata l’estrazione mineraria a causare l’ingente perdita che ha devastato la biodiversità in un’ampia zona con danni anche sulla salute umana. A renderlo noto, in via ufficiale, è stato il Dipartimento per i reati ambientali della Polizia Federale. Jáchal, Potrerillos, Blanco, Palca e Las Taguas sono gli importanti corsi d’acqua che come si legge in una nota, sono stati irrimediabilmente contaminati dal cianuro ed altri metalli pesanti. A provocare il disastro ambientale è stata, ancora una volta, il malfunzionamento degli apparecchi per l’estrazione.
Una tubatura si sarebbe rotta nel mese di settembre, rilasciando, secondo le ricostruzioni, oltre un milione di litri di un liquido con cianuro ed altre sostanze altamente inquinanti. La compagnia che gestisce la miniera per l’estrazione di oro, la canadese Barrick Gold, ha ammesso l’incidente dopo non pochi tentennamenti e negando, in maniera categorica, la presenza di cianuro nelle acque. Ma sono bastate le indagini della Polizia a smentire la tesi del colosso minerario offrendo un quadro drammatico del disastro ambientale.