Sappiamo bene che clima e salute, in un certo qualmodo, possono esser collegati; proprio per questo emerge, da un nuovo recente studio, che il caldo torrido delle ultime estati ha deterninato un calo delle nascite che nel 2015 ha toccato il minimo storico in tutta l’Italia, con una percentuale in negativo di ben -3% rispetto all’anno precedente e un indice di 1,35 figli per donna contro il parametro del 2,2 considerato il minimo necessario al mantenimento della popolazione. A riferirlo è l’equipe dell’Università di Padova guidata dal professor Carlo Foresta, responsabile del Centro di crioconservazione dei gameti maschili dell’Azienda ospedaliera, che ha individuato quello che è un legame piuttosto forte tra le alte temperature e la fertilità maschile.
“Abbiamo individuato un gene recettore che si attiva quando la temperatura tende ad aumentare – riferisce Foresta – e quando il termometro supera i 27°C blocca o rallenta in maniera importante la formazione degli spermatozoi. Ci siamo fatti dare dall’Arpav i dati relativi al clima nel 2015 e abbiamo scoperto che in Veneto sono stati registrati ben 22 giorni, quasi consecutivi, caratterizzati da una temperatura media superiore ai 27°C e uno, il 22 luglio, in cui il termometro ha persino toccato i 30″.