Uno studio tutto italiano rivela che alcun e mini scosse completamente indolori al cervello aumentano la memoria potenziando il dialogo tra i neuroni. È il risultato di uno studio sui topi pubblicato sulla rivista Scientific Reports e condotto, come detto, dai ricercatori dell’università Cattolica-Policlinico Gemelli di Roma, che hanno usato la stimolazione elettrica transcranica con corrente continua (tDcs), una tecnica assolutamente non invasiva e già sperimentata clinicamente per altre patologie. La metodica consiste nell’inviare al cervello una corrente di bassissima intensità e indolore; lo studio ha dimostrato che basta una sola seduta di stimolazione di circa 20 minuti per indurre nell’ippocampo (quello che è il centro della memoria) un potenziamento delle sinapsi, le connessioni tra i neuroni, indispensabili per trasmettere e immagazzinare le informazioni.
I topolini, secondo quanto riferito dall’ateneo del Sacro Cuore, hanno mostrato di avere una memoria davvero incredibile, addirittura migliore anche parecchi giorni dopo il trattamento. I ricercatori hanno altresì individuato anche quello che è il meccanismo responsabile di questi effetti; si tratta di di alcuni segnali molecolari che attivano nelle cellule nervose la produzione del fattore di crescita cerebrale denominato Bdnf. “La novità del nostro studio risiede in prevalenza nell’aver svelato quelli che sono i meccanismi molecolari responsabili degli effetti della tDcs sulla plasticità sinaptica e sulla memoria, rileva il ricercatore.