Un gruppo di scienziati russi sono riusciti con successo a trapiantare per la prima volta un organo creato con la tecnica bioprinter 3D; si tratta della tiroide, realizzata nel laboratorio di ricerca biotecnologica Bioprinting 3D Solutions e poi trapiantata correttamente su un topo. “Abbiamo stampato in 3D la tiroide perchè è un organo relativamente semplice; non ci sono linee, come ad esempio nel rene e nel fegato, si tratta di un’arteria ramo, una sorta di ramificazione venosa presenta nella tiroide stessa. Ciò consente di poterla stampare in modo tale da farla funzionare nel modo migliore possibile, permettendo altresì di ottenere un organo pienamente funzionamente”, spiega Vladimir Mironov, direttore scientifico del 3D Bioprinting Solutions.
Salute, ecco il primo trapianto di tiroide creata con bioprinter 3D
“Per uno scienziato la motivazione non è il denaro, ma la tanta curiosità scientifica. In molti pensano che questi esperimenti, queste scoperte vengono fatte esclusivamente per soldi, ma in realtà non è affatto così. Anzi, spesso i soldi vengono investiti gran parte per nuove e sempre più potenti macchine, che aiutano poi gli scienziati a fare scoperte sempre più rivoluzionarie ed importanti”, chiarisce Kiril Kaem, vice presidente del centro innovazione di Skolkovo. Tuttavia, gli studiosi sanno di dover percorrere una strada ancora piuttosto lunga per creare organi umani; secondo recenti stime, infatti, ci vorranno almeno altri 15 anni perchè tale obiettivo venga raggiunto in maniera definitiva.
