Spesso, in alcuni manufatti, emergono delle particolarità che sfuggono a molti, ma che in realtà sembrano piuttosto evidenti. L’ultimo, lo ricorderete sicuramente, fu la scoperta di un telefono cellulare in un dipinto di 800 anni fa, ma ce ne sono molti altri che vale la pena andare a controllare. A tal proposito, nelle ultime settimane, l’attenzione si concentrata su una scultura dell’antica Grecia che, secondo alcuni, è una prova tangibile dei viaggi nel tempo. Si tratta di un rilievo marmoreo risalente al 100 a.C. nel quale è rappresentato un servo che tiene tra le mani un oggetto dalla forma rettangolare; ebbene, secondo alcuni teorici della cospirazione potrebbe trattarsi di un computer portatile.
“Tale affermazione è ridicola, perchè si nota chiaramente che si tratta di una scatola”, afferma un archeologo a Discovery News; il museo stesso ha spiegato che l’oggetto altro non è che una scatola superficiale. “La rappresentazione di una mano che si estende verso la scatola tenuta in mano da un servo ha una lunga storia nell’arte funeraria greca e probabilmente allude alla speranza di continuare a mantenere i piaceri della vita anche dopo la morte”, aggiungono dal museo.