Plutone: l’oceano che ricopriva la superficie di Caronte

Nuove immagini di Caronte, la più grande luna di Plutone, hanno mostrato una superficie molto irregolare. Spaccature, profondi canyon e strette vallate caratterizzano il piccolo corpo celeste. Secondo le ricerche effettuate grazie alle osservazioni di New Horizons, la sonda della Nasa, la superficie del satellite di Plutone avrebbe conosciuto un’antica fase con la presenza un grande oceano. La grande quantità di liquido veniva riscaldato dal decadimento di elementi radioattivi. Ma con il trascorrere del tempo il freddo avrebbe avuto la meglio ghiacciando l’oceano. Il processo avrebbe così portato ad un’espansione della superficie del satellite con la creazione delle spaccature che ora appaiono nelle foto della Nasa.

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Plutone: l’oceano che ricopriva la superficie di Caronte

Le immagini sono state realizzate grazie al Long-Range Reconnaissance Imager, uno speciale strumento in grado di garantire foto con una risoluzione di 394 metri. Le foto del satellite di Plutone sono state realizzate da una distanza di  78.700 chilometri dalla superficie nell’ambito del flyby realizzato nel mese di luglio. L’origine di Caronte, secondo gli studiosi, sarebbe da ricercare in un impatto tra un piccolo corpo celeste con Plutone, come nel caso della Terra. Il diametro del satellite è di 1.205 chilometri equivalente a poco più della metà del pianeta.