I ricercatori della Nuova Zelanda hanno catturato le immagini di quello che sostengono possa essere il processo di fusione tra due galassie. Per farlo hanno utilizzato una tecnica chiamata spettroscopia ottica, che può aiutare a scoprire anche la fase di formazione dei cluster di galassie. Galassie e gruppi di galassie, infatti, si incontrano e si fondono per formare strutture più grandi, allo stesso modo si ritiene che la fusione tra galassie sia un parametro chiave nella formazione e nella successiva evoluzione degli ammasse di galassie. Il processo è molto comune e ha un impatto piuttosto significativo sulle carattertistiche dei cluster, come la velocità di dispersione, la temperatura e la massa. Il team dell’University of Victoria, a Wellington, ha utilizzato la spettroscopia ottica per osservare questi ammassi di galassie, una tecnica molto usata anche per misurare l’intensità della luce a diverse lunghezze d’onda.
La spettroscopia ottica è una tecnica molto importante per svelare quella che è la storia e la fisica di base che svolge un ruolo fondamentale nella formazione della struttura su larga nel nostro Universo, aiutando a capire anche cosa succede ai cluster di galassie mentre si formano. La squadra, in particolare, ha studiato i comportamenti di 254 galassie, di quali 71 al centro di Abell3888 e A3888. Hanno poi creato la mappa spettroscopica completa degli ammassi di galassie, che aiuterà gli astronomi a classificare gli oggetti presenti nell’immagine stessa. La scoperta, altresì, suggerisce che questo cluster ha avuto un certo tipo di interazioni dinamiche ed è altamente probabile che sia formato da un gruppo di galassie giovani.