Ben 570 anni luce ci separano da WD 1145+017, la nana bianca osservata grazie al telescopio spaziale Kepler. Secondo le ultime osservazioni, sembrerebbe che la stella morente abbia delle variazioni nella luminosità. Dei cali periodici che probabilmente indicano la presenza di un corpo celeste, orbitante che probabilmente stia subendo la forza distruttiva della nana bianca. Le ultime osservazioni, realizzate grazie all’Università del Massachuettes, hanno dimostrato come ad essere oggetto dell’esplosione del corpo celeste sia un piccolo oggetto spaziale, dalle dimensioni di un asteroide o forse di poco maggiori.
Sono ben 237 i vistosi cali di luminosità registrati, in un fenomeno in continuo mutamento. Ma il piccolo pianeta non è solo; secondo le ricerche sarebbero ben quindici gli oggetti spaziali presenti intorno alla nana bianca. Le dimensioni dell’oggetto, secondo gli studi, sarebbe pari ad un decimo di quelle di Cerere, il pianeta nano collocato nella Fascia degli Asteroidi tra Marte e Giove. Le analisi degli specialisti hanno permesso di risalire, con esattezza, al materiale orbitante intorno alla nana bianca, come l’alluminio, il magnesio, calcio, silicio nichel e ferro; sostanze tipiche dei pianeti rocciosi.