Una foto che ritrae un’area ben precisa della Luna con crateri, depressioni e spaccature. A realizzarla è stata l’Esa grazie all’utilizzo della fotocamera SMART, da un’altezza di 2.474 km. L’immagine mostra, nel lato a sinistra, il cratere Keldysh non lontano da Herculeus. Ma è il cratere Atlas il protagonista dello scatto. Si tratta di una grande depressione meteorica con una profondità che appare di due chilometri ed un diametro di novanta. La particolarità dell’antico cratere è la presenza, sul fondo, di un’area collinare attraversata da una serie di profonde spaccature.
Secondo alcune ipotesi la genesi della particolare morfologia del fondo del cratere Atlas sarebbe da ricondurre ad un’antichissima attività vulcanica. Pochi chilometri ad ovest di Atlas, non riperso dalla foto, si trova Hercules. Si tratta di un’altra formazione che, in passato, è stata fortemente modificata dall’attività vulcanica della Luna. La selenografia è la pratica di mappare a studiare la superficie lunare; una scienza che da anni, regala nuove informazioni sul nostro satellite. I nomi dati alle formazioni della Luna riprendono spesso personaggi mitologici come appunto Herculeus, Atlas, il titano figlio di Giapeto (nome dato ad un satellite di Saturno) e Climene mentre Keldysh si rifà all’appellativo di un famoso matematico sovietico.