Gli appassionati di astronomia, di buchi neri, di galassie e di tutti i misteri dell’Universo in generale, avranno da oggi un alleato in più: il satellite giapponese ASTRO-H, lanciato nello spazio nella giornata di venerdì 12 febbraio con l’obiettivo di studiare tutti i fenomeni che si verificano nell’Universo. La Japan Aerospace Exploration Agency (JAXA) ha lanciato il suo sesto satellite dal Tanegashima Space Center, a Kagoshima, in Giappone. ASTRO-H, come detto, f0rnirà importanti innovazioni in una vasta gamma di fenomeni che si manifestano ad alta energia nell’Universo e vanno dal materiale surriscaldato sull’orlo di cadere all’interno di un buco nero all’evoluzione di vasti ammassi di galassie. Il satellite è dotato di quattro strumenti molto avanti che coprono una gamma di energia piuttosto ampia, dal basso consumo energetico, con raggi X da 300 elettronvolt (eV) e raggi gamma “molli” fino a 600.000 eV.
“Osserviamo raggi X provenire da numerose sorgenti in tutto l’Universo, ovunque le si guardi la gran parte delle particelle in questione raggiungono energie particolarmente elevate”, ha riferito Robert Petre, del Laboratorio di Astrofisica del Goddard. “Queste energie sono caratterizzate una notevole varietà, tra cui le esplosioni stellari, i campi magnetici estremi, la forte gravità e i raggi X, che ci permettono di sondare gli aspetti di questi fenomeni che sono altrimenti inaccessibili da strumenti di osservazione in altre lunghezze d’onda”, conclude l’esperto. ASTRO-H è in grado di osservare sorgenti di raggi X come ammassi di galassie e stelle di neutroni, anche meglio rispetto al predecessore, il satellite Suzaku che ha operato dal 2005 al 2015. Si spera, quindi, di svelare tutti quelli che sono i misteri del nostro Universo.