Disoccupazione oltre il 50% per colpa dei robot? Le previsioni degli analisti sembrano davvero catastrofiche per il prossimo futuro. Secondo una ricerca realizzate da Rice University di Houston, in Texas, nel 2045 la maggior parte dei lavori saranno realizzati dai robot lasciando gli uomini senza un’occupazione. Il rapporto degli analisti ha messo in primo piano, ancora una volta, il peso sempre maggiore dell’automazione sulla società del futuro con ricadute inevitabili sulla percentuale di disoccupazione. Quale sarà il ruolo del lavoro umano in una società del genere? Le risposte degli analisti prospettano differenti prospettive. I lavoratori del domani potrebbero impegnarsi in attività che prevedono un maggiore livello di creatività, impossibile nei robot e lasciare a questi ultimi le attività più ripetitive e noiose.
Ma l’impatto sul mondo del lavoro, in mancanza un dovuto piano di riorganizzazione occupazionale, potrebbe essere disastroso. Sono già quattro milioni i posti di lavoro che si perderanno nei prossimi quatto anni; un fenomeno che non si arresterà. Ma non tutte le previsioni sono a tinte fosche: secondo Fabio Cavallo, esperto di robotica alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, i robot potranno rappresentare un’opportunità da non farsi sfuggire per migliorare le condizioni lavorative accelerando la produzione. “La realizzazione e la manutenzione dei nuovi robot – aggiunge – richiederà la nascita di nuove categorie professionali”.