Gli astrofisici della NASA sono stati in grado di rilevare l’area in cui i due buchi neri sono entrati in collisione provocando la comparsa delle onde gravitazionali. In un articolo pubblicato qualche giorno fa dalla NASA stessa viene spiegato come i ricercatori abbiano registrato una raffica debole di raggi gamma che hanno avuto luogo nel processo di collisione. Quindi vi sono elevate possibilità che Valerie C0nnaughton, del Goddard Space Flight Center e colleghi che lavorano con il telescopio orbitale a raggi gamma Fermi, abbiano trovato il punto esatto in cui poi, sei mesi dopo, si è verificata la collisione dei due famosi buchi neri. Secondo gli scienziati il telescopio copre circa il 70% del cielo notturno, un fatto questo che ha portato a pensare che di fatto sia davvero riuscito a rilevare la forte radiazione a raggi X e flash gamma durante la collisione dei raggi stessi.
Concentrandosi su una parte del cielo a 600° di estensione sud nella Terra (la posizione fissa dei due rilevatori per onde gravitazionali del progetto LIGO) gli autori dello studio hanno analizzato i dati raccolti dal telescopio poco prima che i rilevatori del LIGO catturassero le onde gravitazionali. Il risultato, effettivamente, dimostra che il telescopio Fermi ha rilevato una collisione verificatasi circa 0,4 secondi dopo la registrazione sulla comparsa delle onde, una scoperta questa che rivoluzionerà totalmente il mondo della fisica e dell’astronomia.