Secondo un nuovo, recente studio le persone obese percepirebbero gli oggetti ad una maggior distanza rispetto a come lo sono, effettivamente, nella realtà. I test hanno infatti dimostrato che una persona del peso di 100 kg vede gli oggetti ben due volte più distanti rispetto ad un’altra che ne pesa 70. L’effetto viene applicato anche ai gradienti collinari; per un individuo più pesante una collina apparirà più ripida di quanto non lo sia per una persona più magra. Gli scienziati ritengono che il fenomeno è come una sorta di “meccanismo di sopravvivenza” ereditato dal nostro passato.
Ci aiuta infatti a valutare le situazioni in maniera rapida, senza doverci pensare troppo. Non solo, perchè può anche funzionare contro gli sforzi per convincere le persone in sovrappeso ad essere più attive. Lo psicologo Jessica Witt, del Colorado State University, riferisce che “lo sforzo influisce sulla percezione delle prestazioni; le persone che pesano di più di altre percepiscono, infatti, distanze maggiori, vedono le colline più ripide. E’ l’idea di dover portare un carico notevole ad influenzare la percezione, un qualcosa che purtroppo non si può controllare”, conclude la psicologa.