Attraverso l’ausilio di 16 telescopi gli scienziati sono riusciti ad ottenere un’immagine particolarmente dettagliata di un buco nero; l’immagine (situata in basso) mostra in maniera chiara la presenza di un punto luminoso molto sfocato, si tratta di un buco nero situato a circa 900 milioni di anni luce di distanza dalla Terra. Gli astronomi hanno ottenuto questa immagine attraverso un telescopio montato a bordo del veicolo spaziale russo “Spektr-R” e 15 altri radiotelescopi terrestri, tra cui una serie di VLBA (Very Long Baseline Array), della National Science Foundation. Il potere risolutivo del telescopio dipende molto, in larga parte, dalla sua dimensione; così, combinando l’azione di diversi telescopi, è possibile ottenere lo stesso effetto.
In questo caso, la combinazione dell0 strumento sul veicolo Spektr-R e i telescopi terrestri è comparabile con il lavoro di una largezza radioscopica di ben 100.000 km; pensate, un tale dispositivo è otto volte maggiore del diametro della Terra. Nella foto vengono rappresentati i flussi di materia che vengono espulsi dal centro della galassia BL Lacertae da un buco nero di dimensioni medie, che assorbe la sostanza chimica che ruota attorno al centro della galassia. Tuttavia non tutti gli oggetti che si avvicinano al buco nero vengono “risucchiati”; alcune particelle, infatti, volano quasi alla velocità della luce e creano grandi emissioni di sostanze che sono state catturare dal telescopio. La loro composizione è simile a quella definita “Oort Cloud”, che si trova al confine del Sistema Solare.