Sull’Italia continuano ad afflurie umide e fresche correnti nord atlantiche che mantengono il tempo instabile, a tratti perturbato, su numerose delle nostre regioni. Il via vai perturbato iniziato già dallo scorso week end persisterà ancora per qualche giorno, poi l’anticiclone delle Azzorre ne taglierà i rifornimenti e si ergerà a blocco delle correnti zonali all’inizio della prossima settimana. Ma attenzione, perchè questa dinamica potrebbe attivare una fase di maltempo ancor più violenta di quella che stiamo vivendo attualmente. In che modo? L’aria fredda presente sull’Europa centro-settentrionale tenderà a riversarsi sul Mediterraneo centro-occidentale, andando ad afflurie in maniera convinta verso la Penisola Iberica; l’ingresso delle correnti artiche sulle miti acque del Mediterraneo innescherà, come risposta, la formazione di un profondo vortice depressionario che dal nord Africa risalirà verso nord, approfondendosi ulteriormente al passaggio sulle acque del Tirreno.
E’ una situazione potenzialmente esplosiva; la miccia si innescherà allorquando l’aria fredda entrerà in contatto con quella mite preesistente; il vortice ciclonico che verrà a generarsi potrebbe raggiungere valori pressori estremamente bassi, apportando venti molto intensi e soprattutto piogge anche di una certa entità. La neve cadrà sui rilievi alpini e appenninici a quote medio-alte, in quanto la massa d’aria manterrà parzialmente le proprie caratteristiche. Ad ora, stando agli attuali aggiornamenti modellistici, diverse aree rischiano precipitazioni abbondanti e a carattare alluvionale, quel che è certo è che il maltempo potrebbe colpire davvero duro tra lunedì 15 e martedì 16 febbraio.