Le mutazioni genetiche causate dal virus Zika minacciano di avere effetti permanenti sul DNA umano. Questo quanto riferito da un nuovo, recente studio pubblicato sul Journal of Astrobiology e Outtreach. Lo studio, in particolare, mette in risalto come il virus Zika rischia di provocare “una regressione drammatica dell’evoluzione umana”. Gravi deformazioni causate dal virus stanno lentamente alterando il genoma umano e rischiano di essere trasmesse anche alle generazioni future. Così, piuttosto che continuare ad evolversi, la nostra specie tornerà via via indietro di due milioni di anni, dal momento che i microbi di Zika riducono il cervello umano. La ricerca, in particolare, prevede che nel peggiore dei casi una popolazione di esseri umani avrà il cervello più piccolo e di conseguenza una minor cognizione.
Lo studio, effettuato dal biologo e immunologo Edward Steel, dell’Erade Village O’Connor (Australia) spiega che il virus Zika continua a fare notizia, ma il possibile impatto a lungo termine sugli effetti per il genere umano sembra esser sfuggito alla nostra attenzione. Steel ha aggiunto: “Zika sembra geneticamente esser cambiato per avere effetti soprattutto sulla microcefalia, la diminuzione della dimensione del cervello nei bambini nati da madri infette dal virus durante la gravidanza. La microcefalia – conclude – e il virus Zika sembrano ora mostrare segni di trasmissione sessuale, ciò indica che i geni che causano la diminuzione del volume del cervello e della cognizione possono anche infiltrarsi nella linea germinale umana”.