Uno studio approfondito, grazie all’utilizzo di modelli matematici, ha permesso agli scienziati del Rheinische Institut für Umweltforschung dell’Università di Colonia, di scoprire il peso della Cometa 67P, il piccolo corpo celeste studiato dalla missione Rosetta. I risultati della ricerca, pubblicati sulla rivista scientifica Nature, hanno permesso di conoscere al meglio la struttura interna della cometa. Sono davvero poche le cavità che caratterizzano 67P/Churyumov-Gerasimenko. Il materiale che compone la cometa è, infatti, per lo più ghiaccio misto a polveri; una sostanza che si presenta a bassa densità.
Il calcolo del peso della cometa non è stato un’operazione facile visto le costanti attrazioni gravitazionali che il piccolo corpo celeste subisce dagli asteroidi e dal Sole. I calcoli hanno quindi portato ad una stima che si aggira introno ai dieci miliardi di tonnellate con una densità che è di 533 chili per metro cubo. Scoperta nel 1969, la Cometa 67P è sicuramente la più conosciuta del Sistema Solare. Le prime immagini del corpo celeste furono inviate dal telescopio Hubble nel 2003 mentre nel 2014, dopo ben dieci anni di volo, la missione Rosetta lasciò sulla superficie della cometa il lander Philae; apparecchio che ha smesso di funzionare il 15 novembre scorso.