Lo sbadiglio è uno delle manifestazioni del corpo più comuni, ma anche meno conosciute. A svelare alcuni particolari di sicuro interesse su questo riflesso è una serie di studi condotti dall’università di Pisa e pubblicato sulle pagine della rivista specializzata “Royal Society Open Science”. E’ l’empatia il fattore determinante per il contagio dello sbadiglio. Si tratta di un fenomeno basato sulle funzioni dei neuroni a specchio; una particolare tipologia di cellule nervose che agisce nel preciso momento in cui si effettua un’azione o a cui si assiste. Maggiore è l’immedesimazione tra due persone e più alte sono le possibilità che lo sbadiglio passi da un individuo ad un altro. Sono le donne, secondo le ricerche, ad essere maggiormente soggette a questo processo.
La spiegazione è proprio nella loro maggiore capacità di provare una “vicinanza sociale” con gli altri; una condizione direttamente collegabile con la loro predisposizione alle cure parentali. La ricerca ha visto lo studio di 48 uomini e 56 donne con analisi sulla frequenza con la quale essi venivano contagiati da uno sbadiglio durante il giorno. I risultati hanno mostrato come sia palese una diretta correlazione tra la vicinanza sociale delle persone e la frequenza con la quale il riflesso veniva “passato” da un individuo ed un altro; il tutto con un’incidenza del 40% negli uomini e del 55% nelle donne.