I modelli matematici hanno finalmente iniziato a mostrare alcune timide potenziali incursioni di aria fredda per il medio e lungo termine, sebbene specifichiamo che si tratta di ipotesi al momento ancora molto vaghe, per la quale saranno necessari numerosi giorni per sciogliere la prognosi, inoltre non si tratterà quasi certamente di irruzioni gelide come quella che ha colpito il Centro-Sud a metà del mese di Gennaio. I modelli matematici GFS ed ECMFW però iniziano a mostrare qualche movimento molto significativo: come possiamo vedere nella mappa allegata qui in basso, per il periodo di San Valentino (14 Febbraio) ci potrebbe essere una consistente elevazione dell’anticiclone delle Azzorre, cosa che permetterebbe la discesa di aria fredda a tutte le quote sul nostro Paese e sul Mediterraneo centro-orientale.
Sfortunatamente (per gli amanti di neve e gelo) l’elevazione dell’anticiclone delle Azzorre permetterebbe la discesa di aria fredda proveniente dall’Islanda e dalla Groenlandia, non particolarmente gelida in quanto di estrazione artica. Se l’aria fredda provenisse dalla Scandinavia, cosa che è alquanto improbabile in questo momento, si potrebbe trattare di una fase fredda molto significativa, ma a Est del Regno Unito non c’è alcun serbatoio freddo o alcuna massa gelida stagnante da giorni che potrebbe essere utilizzata in caso di elevazione dell’anticiclone azzorriano, per questo motivo comunque vadano le cose non ci attendiamo una fase gelida cruenta. Attenzione però, se la visione del modello inglese ECMWF andasse in porto, si potrebbe aprire qualche ipotesi per neve a bassa quota al Nord Italia nel periodo tra il 13 ed il 15, in quanto le termiche sarebbero sufficienti per causare nevicate a quote molto interessanti, unite ad aree di bassa pressione piuttosto profonde e persistenti. Occorreranno almeno 3 giorni per vederci meglio, ma la tendenza meteo inizia ad avere qualcosa di puramente invernale.