La Via Lattea è una galassia ormai morta, una sorta di “zombie” che che vaga per l’Universo da ormai miliardi di anni. E’ questa la conclusione a cui è giunto un noto, importante astrofisico. Secondo gli scienziati, infatti, una galassia “viva” è quella che produce gas e crea quindi, di conseguenza, anche nuove stelle. Tuttavia, molte delle galassie note alla scienza sono oramai “morte“, vale a dire che tutti i processi stellari al loro interno sono stati oramai completati. Si ritiene che la maggior parte delle galassie “viventi” siano galassie cosiddette “a spirale”, esattamente come lo è la Via Lattea. Tuttavia, quando muore, la galassia tende a divenire di forma ellittica, proprio perchè cessa di produrre stelle e gas. In precedenza si pensava che le galassie brillassero di un colore blu relativamente giovane, producendo gas ad un ritmo estremamente rapido; con l’avanzamento della tecnologia gli scienziati hanno notato che molte delle galassie rosse sono di forma “a spirale”, il che significa avere entrambi i segni della “giovinezza”.
Per risolvere questa discrepanza i ricercatori dell’Istituto Federale di Tecnologia di Zurigo, in Svizzera, hanno creato il proprio tipo di galassie; secondo la loro teoria, infatti, vi è uno strato intermedio in cui le galassie hanno un colore verde. Ciò significa che il processo relativo alla produzione di stelle non è ancora del tutto terminato. L’astrofisico Kevin Schawinski, il leader di questa ricerca, sostiene che la Via Lattea, rispetto ad altre galassie, stia morendo ad un ritmo assai più lento: “La nostra galassia – sostiene – è attualmente sul punto di entrare nello “strato verde”. E’ del tutto possibile che la Via Lattea sia una sorta di zombie che è ormai morto già da diversi miliardi di anni”.