Archiviata la breve parentesi fredda invernale delle ultime 24 ore, è già tempo di guardare avanti; nel corso dei prossimi giorni si instaurerà una circolazione più umida oceanica facente capo ad un profondo vortice depressionario che andrà a posizionarsi tra l’Islanda e le Isole Britanniche. L’abbassamento graduale del flusso zonale spingerà l’anticiclone sub-tropicale a ritirarsi verso sud, permettendo alle grandi perturbazioni atlantiche di spingere con maggior foga verso il bacino del mar Mediterraneo. Una, molto intensa, giungerà tra domenica 7 e lunedì 8 febbraio e porterà forti piogge su gran parte del Centro Nord prima, via via anche al Sud in un secondo momento, con i fenomeni che risulteranno particolarmente intensi soprattutto sulle regioni tirreniche. E poi la neve, che cadrà abbondante su tutto l’arco alpino, con accumuli ingenti che potranno a tratti superare i 100 cm fin dai 1000 metri di quota, trattandosi di masse d’aria nord atlantiche, quindi moderatamente fredde.
Insomma, un vero e proprio nevone sulle Alpi e non solo nella giornata di domenica, ma anche per gran parte della prossima settimana, quando sull’Italia dovrebbero transitare almeno altre 3 o 4 intense perturbazioni atlantiche. E poi, ovviamente, anche la pioggia, che cadrà intensa e persistente lungo tutta la fascia tirrenica, con temperature in generale fresche per venti da nord-ovest (variabili, spesso ruoteranno anche da sud/sud-ovest nelle fasi pre-peggioramento). Ci aspettano quindi giornate tutto sommato piovose, umide, fresche e con tantissima neve sulle Alpi e sull’Appennino, in quest’ultimo però a quote più elevate. Ci voleva questo cambiamento, non solo per una pulizia dell’aria totale, ma anche per la terra che sta soffrendo l’assenza prolungata di precipitazioni.