La materia oscura è un fenomeno cosmico assai misterioso che rappresenta il 27% di tutta la materia e l’energia. Anche se la materia oscura è presente intorno a noi, n0n possiamo nè vederla nè, tanto meno, sentirla. Ma gli scienziati, attraverso un recente studio, hanno cercato di osservare il comportamento della materia oscura intorno a noi. Gli ammassi di galassie sono molto importanti per l’esplorazione della materia oscura, perchè risiedono in una regione in cui tale materia è molto più densa rispetto alla media. La nuova ricerca suggerisce che la connessione tra la materia oscura e la galassia è più complessa di quel che si creda: “gli ammassi di galassie sono come grandi città presenti nel nostro Universo; nello stesso modo in cui si possono guardare le luci di notte da un aereo, si possono dedurne le dimensioni. Questi ammassi (cluster) ci danno un senso della distribuzione della materia oscura che noi, ad ora, non possiamo però vedere”, riferisce Hironao Miyatake, al Jet Propulsioni Laboratory della NASA, a Pasadena (California).
Astronomia, la materia oscura influenza la struttura di una galassia
In particolare i ricercatori hanno studiato circa 9.000 ammassi di galassie, divise in due gruppi: quelle in cui i cluster nelle singole galassie erano sparsi e quelli che invece erano raggruppati in maniera organizzata. Gli scienziati hanno usato una tecnica chiamata “lente gravitazionale” per confermare che entrambi i gruppi avevano masse simili. Ma quando hanno invece confrontato i due gruppi, hanno trovato una differenza importante nella distribuzione dei cluster. “Questo è il risultato della sostanziale differenza dei diversi ambienti della materia oscura in cui i gruppi di cluster si sono formati. I nostri risultati indicano che la connessione tra un ammasso di galassie e la materia oscura circostante non è caratterizzata solo dalla massa dei cluster, ma anche e soprattutto dalla loro formazione”, conclude Miyatake. Insomma, un nuovo importante passo per tutta l’Astronomia.
