Tra il 1960 e il 1994 gli Stati Uniti registravano una media di nove tempeste invernali durante l’intera stagione invernale, mentre a partire dal 1995 questo numero si è alzato in maniera impressionante, salendo ad una media di ben 19. E non è solo la frequenza ad aumentare, bensì anche l’intensità e soprattutto l’anomalia di distribuzione fuori stagione (ad esempio può nevicare anche a Novembre o ad Ottobre, cosa che negli anni passati accadeva assai, assai di rado). Negli ultimi due decenni si sono verificate ben tre bufere di neve da Aprile a Settembre, rispetto al periodo 1960-1994. Questo è quanto riferito da una recente ricerca condotta dallo scienziato Jill Colleman, alla Ball State University di Muncie, Indiana. Viene chiamato bufera di neve il fenomeno atmosferico che persiste per almeno tre ore, con una visibilità ridotta ad un quarto di miglio e velocità del vento ad oltre 60 km/h. Ma da cosa dipende questo aumento marcato delle tempeste di neve negli USA?
Coleman spiega che una delle principali cause sia da attribuire al ciclo delle macchie solari, con le bufere di neve che sarebbero in aumento nella fase di bassa attività solare. L’attività si sviluppa in cicli della durata media di 11 anni e attualmente ci troviamo in una fase di minimo. Altra causa, molto discussa in quest’ultimo periodo, è quella relativa al cambiamento climatico; Michael Mann, direttore dello Science Center della Penn State suggerisce che i cambiamenti climatici possono rendere le tempeste di neve più frequenti e soprattutto più intense. Considerando che le acque del mare sono molto miti liberano più umidità che a contatto con le gelide correnti in discesa dall’Artico causano precipitazioni nevose via via sempre più abbondanti. Insomma, sembra proprio che da qui in avanti queste tempeste di neve possano divenire sempre più intense e frequenti, ma a quanto pare non in Europa…