Una stella più unica che rara è stata analizzata grazie ai telescopi di ESO in Cile. Si tratta di 2MASS J18082002–5104378, un corpo celeste caratterizzato da una scarsissima presenza di metalli pesanti. Una particolare non da poco e che colloca la stella tra le più antiche mai conosciute. Una vera e propria “reliquia spaziale” come è stata definita dagli studiosi dell’Università di San Paolo che hanno indicato come la stella possa risalire all’epoca della formazione della nostra galassia.
Si tratta di una categoria di stelle già conosciuta ed indicata con la sigla UPM “ultra metal poor”, stelle davvero rare sia nella Via Lattea che nelle galassie vicine. La presenza dei metalli pesanti si sviluppa grazie ai processi interni in ogni stella. Tali materiali vengono espulsi con l’esplosione di queste ultime e riutilizzati nelle successive stelle nascenti. Ma le UPM ne hanno una presenza davvero minima proprio perché formatesi in un ambiente con scarsa concentrazione di metalli, una caratteristica tipica dello spazio primordiale.